E’ difficile descrivermi, certamente molto schiva, magra, impaurita dal mondo. Ho conservato di me tante cose, tanti piccoli scritti. Oggi ne voglio condividere uno che ho scritto a 12 anni.Ho scelto questo brano perché spiega molto bene lo stato d’anima di una bambina che fatica a diventare adolescente.
Avere dodici anni e accorgersi di non avere sogni, al punto da cercare non la felicità ma solo un po’ di pace, forse non è normale. Sento che sto crescendo e non voglio, lo so che il mondo non è popolato da uomini coraggiosi e tanto meno da fate o cavalieri che giungono coraggiosi all’ultimo minuto per salvarmi. Non ci sono né uomini coraggiosi né eroi. E’ tutto diverso, sono delusa, sconfortata e impaurita. Vivo nel mio mondo deve nessuno può entrare e custodisco gelosamente, morbosamente quasi le mie segrete ambizioni, cercando di non sprecare una goccia dei miei sforzi a spiegare cosa faccio e perché lo faccio. Mi troverei davanti a persone che fingono d’aver capito, sola ancora una volta. Mi hanno strappato la vita di dosso, sto lavorando per cucire la mia nuova vita.
Costanza